Il 3 marzo il Centro Sociale «La Quercia» di Ravenna, in collaborazione con la Casa delle Culture, organizza un laboratorio di scrittura, articolato in sei incontri fino al 7 aprile e tenuto dalla presidente della cooperativa Librazione, Laura Gambi. Gambi è anche una drammaturga e scrittrice. Il suo ultimo libro «Delitto d’onore a Ravenna. Il caso Cagnoni», scritto a quattro mani con Laura Orlandini, è un saggio-racconto che ricostruisce il processo sul femminicidio della ravennate Giulia Ballestri, uccisa dal marito e anche la storia della famiglia Cagnoni, offrendo al lettore una panoramica molto più ampia di questa tragica storia, rispetto a un qualsiasi libro di cronaca.
Il laboratorio di scrittura, in partenza a marzo e dal titolo «Il piacere di scrivere» si inserisce nell’ambito di «Territori Comuni», rassegna di iniziative culturali, organizzata dall’assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna, che andrà avanti fino ad inizio aprile. Il ciclo di eventi si dipanerà in vari luoghi della città e del forese, attraversando varie discipline: arte, fotografia, letteratura, teatro (a questo link il programma completo).
«Durante il corso, che si terrà ogni giovedì sera per sei settimane – spiega Laura Gambi – proporrò ai partecipanti alcuni racconti, come stimolo da cui partire per elaborare ciascuno i propri scritti. In particolare, i libri scelti affrontano tematiche legate al rapporto con il nostro territorio, che poi è l’anello di congiunzione degli eventi di Territori Comuni. La rassegna, infatti, vuole offrire una visione nuova e diversa della città, intesa non solo come luogo fisico in cui viviamo, ma anche come modo luogo di relazioni, pensieri, comportamenti all’interno di una comunità. Gli incontri di scrittura sono rivolti a tutti, italiani e stranieri, proprio per alimentare il senso di appartenenza a un’unica comunità, in cui più culture si incontrano e cercano di convivere, per condividere insieme quello che alla fine, com’è sempre stato, è un unico mondo. Proporrò scrittori ravennati come la giovane Martina Evangelisti, o Stefano Mellini, che nelle loro opere raccontano piccole vicende legate al territorio e alle sue dinamiche, relazioni e persone che vivendo questi luoghi riescono a individuare elementi di un‘identità comune. Ed è proprio questo il messaggio che il corso e più in generale “Territori Comuni” vuole lanciare, e cioè quanto sia importante, oggi più che mai, sentirsi parte, italiani e non, di un unico mondo, uguale per tutti. Bisogna ripensare a un nuovo modo di stare nella propria città. E così ‘reinventare’ i nostri territori».
La cooperativa sociale di cui Laura è presidente, Librazione, è una realtà che opera in provincia da più di trent’anni, offrendo servizi di prevenzione rivolti soprattutto a minori, donne e immigrati e molte altre attività per dare sostegno a quella parte di popolazione che si trova più in difficoltà. Mettendo insieme le competenze di operatori sociali e addetti ai lavori, sono nati progetti bellissimi come, nel lontano 1989, il primo centro di accoglienza per stranieri del Comune di Ravenna. Sempre in convenzione con le amministrazioni comunali, sono stati avviati anche i primi Centri Informagiovani e Centri Donna, distribuiti in diverse città del territorio e, tra gli altri, il progetto innovativo “Tessere e Legami”, in Bassa Romagna, che comprende una serie di iniziative pensate per le donne, italiane e straniere, al fine di aiutare, soprattutto queste ultime, a sentirsi più partecipi della società in cui si trovano.
Parlando della sua esperienza e di come sono cambiate le cose rispetto ai primi anni della cooperativa, Laura Gambi spiega che 30 anni fa tra i cittadini ravennati c’era una minore conoscenza delle differenti culture di provenienza degli immigrati: «Nei primi anni di lavoro arrivavano tante persone dall’Africa, un continente per molti di noi sconosciuto. Poi gli albanesi e i bosniaci. Per noi operatori era tutto nuovo, tuttavia i percorsi di inserimento erano più fluidi rispetto ad ora. Oggi la questione “immigrazione” è molto più delicata. Negli ultimi anni sono arrivati tanti rifugiati, diciamo che l’attenzione si è spostata sull’emergenza e sono stati messi in secondo piano i tanti percorsi virtuosi che avevamo intrapreso, nel campo dell’accoglienza e dell’inserimento di queste persone nella società. Aspettiamo la legge sulla cittadinanza da tantissimo tempo, ma ancora è tutto bloccato. Allo stesso modo, si da meno peso ai percorsi avviati per l’integrazione delle donne e per creare consapevolezza e valorizzazione dell’identità culturale soprattutto dei più piccoli, dei bambini. Oggi si parla molto di emergenza e spesso si dimenticano le esigenze dei cittadini stranieri che da anni vivono e lavorano nel nostro Paese».
Info:
Il laboratorio «Territori comuni. Il piacere di scrivere» prevede sei incontri, che si svolgeranno tutti i giovedì sera, dal 3 marzo al 7 aprile, al Centro Sociale La Quercia di Ravenna, dalle 20.30 alle 22.30. Il corso è gratuito.
Per prenotazioni, telefonare allo 0544 422228 o scrivere a laquercia.segreteria@gmail.com