Maryam Mohabatizadi della Ong spagnola Accem, questa mattina era a Ravenna per un workshop del progetto Eccipa, che ha lo scopo di contribuire a rendere i servizi comunali più reattivi e inclusivi per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi nelle città.
Ecco la traduzione dell’intervista:
Maryam, lei rappresenta uno dei partner tecnici in questo progetto che punta a migliorare le competenze interculturali. Ci racconta qualcosa della motivazione della città di Cartagena a essere parte di questo progetto, ma anche il vantaggio che la sua organizzazione ne trae?
«A Cartagena i migranti ci sono da quarant’anni. Ma vogliamo andare oltre e fare in modo che la città diventi bella e accogliente per tutti, perché in grado di trarre vantaggio dalla diversità. Credo sia importante essere dentro Eccipa affinché il servizio pubblico possa occuparsi meglio delle questioni che lo riguardano e, soprattutto, collaborare, scambiare esperienze e conoscenze con il terzo settore , come quello a cui appartiene Accem, che lavora con migranti e richiedenti asilo. Solo così possiamo fare meglio le cose e far diventare una città interculturale».
Se dovesse scegliere due parole per descrivere Eccipa, quali sceglierebbe?
«Prima di tutto, Eccipa è innovativo, perché lavora con i funzionari pubblici. E poi Eccipa è “friendly”, perché mette tanti soggetti insieme allo stesso tavolo».