L’Orchestra dei Braccianti: «Talenti musicali scovati nei ghetti»

«Il nostro progetto nasce nei ghetti, dove le persone vivono senza elettricità né acqua. Abbiamo pensato di cercare dei talenti musicali in quei luoghi, di dar voce alle campagne e denunciare, attraverso la musica, lo sfruttamento che le persone hanno vissuto. La musica usa il canale dell’emotività per parlare a chi non parteciperebbe a un talk, a chi non legge i giornali. E il pubblico non si trova davanti Joshua che raccoglieva i meloni ma un musicista: le persone dimenticano la nazionalità di chi hanno davanti, ecco il potere trasformativo della musica». Giulia Anita Bari è la coordinatrice dell’Orchestra dei Braccianti, che ieri sera si è esibita, magicamente, al Festival delle Culture. Giulia ha preso anche parte al dibattito sul caporalato coordinato dal giornalista Christian Elia e al quale ha partecipato anche Leila Belhadj Mohamed. Sotto le immagini di Luca Gambi.

Giulia Anita Bari con Christian Elia