Le ferite della guerra in Ucraina si possono toccare con mano: Ravenna ospita in piazza Garibaldi l’ambulanza mitragliata

La guerra che non risparmia nessuno, sopratutto i civili. Non c’è pietà per giovani, vecchi, bambini, scuole e ospedali. I Russi lanciano bombe a grappolo che colpiscono nello stesso tempo più parti del corpo e lasciano conficcate nella carne schegge metalliche che rendono difficile la medicazione. E sono anche gli operatori sanitari, i volontari e i mezzi di soccorso a essere oggetto del bersaglio russo.

«Colpire le ambulanze è un crimine di guerra», spiega Kateryna Shmorhai, presidente dell’associazione Malva – Ucraini di Ravenna. Nata nel 2015 con lo scopo di promuovere la lingua e la cultura  ucraina, dal 2022 questa associazione è diventata un punto di riferimento per i profughi e, la sua sede, un luogo per la raccolta e lo smistamento di aiuti umanitari.

«L’ambulanza che sarà esposta in piazza Garibaldi il 15 e il 16 luglio è una delle prime ambulanze colpite dall’esercito russo,  nel settembre 2022, presso la regione di Kharkiv, mentre soccorreva civili e porta su di sé oltre 200 fori di proiettili.  Non è più un mezzo di soccorso ma è diventata un simbolo degli orrori che i Russi stanno compiendo e una prova tangibile dei loro reati, per questo vogliamo portarla anche alla Corte dell’Aia», continua Kateryna.

Dopo aver percorso diversi km all’interno dell’Ucraina, quest’ambulanza ha visitato diversi paesi europei quali Lussemburgo, Belgio, Paesi Bassi, Austria, Inghilterra, Francia, e Slovacchia. In Belgio è stata esposta davanti al Parlamento europeo. L’idea di farla uscire dall’Ucraina è nata da un’associazione lussemburghese che ha promosso una campagna dal nome  Ukraine is Callinghttps://ukraineiscalling.com con lo scopo di raccogliere fondi per l’acquisto di ambulanze destinate all’Ucraina.

«Attualmente sono già state comprate 70 ambulanze – racconta Kateryna -. L’ambulanza è arrivata in Italia ad aprile e finora è stata esposta in oltre 25 città del nord. Ad agosto comincerà un tour nel centro Italia fino a raggiungere le città del Sud. L’obiettivo è quello di arrivare all’acquisto di 112 ambulanze e siamo fiduciosi nel raggiungimento di questo numero perché le esposizioni stanno andando bene.» Le donazioni possono essere effettuate sia sul posto dov’è esposta l’ambulanza, sia tramite QR Code.

«Sono felice che l’ambulanza mitragliata venga mostrata, anche qui, a Ravenna, che sia di buon auspicio per la lotta alla non violenza e per porre fine a una guerra che sta martoriando un paese già allo stremo delle sue forze. Dopo proseguirà il suo viaggio in direzione Rimini. Confido proprio che nelle prossime giornate riusciremo a raccogliere i fondi per spedire in Ucraina anche un’ambulanza romagnola».