Fulgencio Luis Cerón: «Difficile cambiare il modo di fare le cose, ma apriamo le menti»

Fulgencio Luis Cerón lavora per Adle (Agencia de desarrollo local y empleo) di Cartagena, in Spagna. Giovedì era a Ravenna per un workshop di Eccipa, il progetto europeo che ha l’obiettivo di far crescere le competenze interculturali tra i funzionari pubblici. Ecco che cosa ha raccontato.

Questa la traduzione

Lei è qui per rappresentare la città di Cartagena: quale pensa sia il vantaggio di Eccipa?

«Le nostre aspettative corrispondono all’obiettivo del progetto: aumentare le capacità interculturali. Per noi, aumentare questa consapevolezza è qualcosa da cui le città possono trarre vantaggio e vogliamo che ci sia impegno da parte di tutti quelli che di occupano di politica e che lavorano nelle istituzioni pubbliche».

Se lei dovesse scegliere due parole per raccontare Eccipa, quali sceglierebbe?

«Sfida e diversità. La prima perché è difficile aprire le menti e fare le cose diversamente da come le fai ogni giorno. La seconda perché abbiamo, a Cartagena, persone di tante origini diverse e dobbiamo guardare a loro per vivere meglio insieme e aumentare la qualità di vita in città».