Questa sera, alle 19,30, ritorna ai Giardini Speyer di Ravenna un appuntamento ormai tanto atteso dai ravennati, che è diventato una tradizione, «Ceniamo il Mondo», cena conviviale organizzata da CittAttiva, progetto di promozione della cittadinanza attiva nato e gestito insieme al Comune di Ravenna. Andrea Caccia, referente di CittAttiva, ci racconta com’è nata questa iniziativa, che è giunta alla sua ottava edizione.
«Quasi 10 anni fa, quando nacque Ceniamo il Mondo, ricordo che eravamo alla ricerca di un evento che potesse far incontrare persone che vivono nella stessa città, ma non si conoscono – spiega Caccia – . Spesso, chi arriva a Ravenna, racconta di avere difficoltà a integrarsi con la gente del posto, così pensammo a una cena conviviale da organizzare in un parco pubblico”. A Ceniamo il Mondo infatti può partecipare chiunque: ogni commensale porta una piatto, una pietanza
da condividere insieme agli altri partecipanti. CittAttiva provvede alla predisposizione dei tavoli, delle sedie e delle stoviglie.
«Il momento dello scambio del cibo diventa così un modo per parlare e conoscersi – prosegue Caccia -. L’abbiamo chiamata “Ceniamo il Mondo” perché partivamo dall’idea di stimolare nelle persone la curiosità di assaggiare ricette e piatti nuovi. Da subito si è rivelata un’idea vincente, in tantissimi, anche di nazionalità diverse, hanno preso parte all’iniziativa». Partendo, così, da un piatto di cous cous, si può finire a parlare di vita, abitudini e usanze diverse dalle nostre. Uno scambio culinario che diventa anche culturale.
«Il perché del successo di questo appuntamento a mio avviso risiede proprio nel bagaglio di nuove conoscenze che, chi partecipa alla cena, porta poi con sé una volta tornato a casa. È un’occasione di grande condivisione in cui si possono superare imbarazzi, si può andare oltre gli stereotipi e i preconcetti legati a una cultura che può apparire differente dalla nostra. Quindi, un modo per andare oltre la superficie, in più si trascorre una serata leggera e di sano divertimento: i bambini possono partecipare a laboratori e giochi, mentre gli studenti di Officina della musica allietano la cena con la loro musica rock’n’roll»,
Durante i primi cinque anni, prima del Covid, si era creato un gruppo molto affiatato che richiamava gente sempre nuova; «Ci si ritrovava in tanti e c’era la possibilità di conoscere persone sempre diverse. L’edizione del 2022, in virtù anche delle conseguenze della pandemia, non è stata quella più partecipata. Tuttavia a noi non interessa raccogliere le folle, quanto offrire una serata speciale fatta di persone che dialogano fra loro e si divertono. Credo che Ravenna sia molto
avanti rispetto ad altre realtà in materia di cittadinanza attiva. C’è un forte senso di comunità e di attaccamento agli spazi pubblici e alla loro cura. Un senso di appartenenza al territorio molto radicato e lo abbiamo visto già durante il Covid e di recente con l’alluvione». I progetti di CittAttiva ricevono sempre un riscontro molto positivo tra i cittadini, ad
esempio quando c’è bisogno di insegnanti di italiano per gli stranieri o di assistenza da finire agli anziani: «Sosteniamo 20 gruppi attivi per i patti dei beni comuni, cioè persone innamorate dei beni pubblici che insieme al comune li curano ma mettendo in campo le loro idee loro, in modo spontaneo. Da ciò nascono sempre progetti bellissimi».