Camminate narrative, si parte con gli «immigrati di successo»

Una camminata «narrativa» per parlare di tre personaggi che hanno segnato e cambiato la storia di Ravenna: Galla Placidia, Teodorico, Dante Alighieri. «Ci rubano le tombe! Storie di immigrati di successo» è il titolo dell’iniziativa, che si inserisce tra quelle organizzate dall’assessorato all’Immigrazione del Comune di Ravenna nell’ambito di Territori Comuni, in programma domenica 6 marzo, alle ore 14. Il ritrovo è previsto davanti alla Tomba del Sommo Poeta; da qui si camminerà insieme verso il Mausoleo di Galla Placidia e infine di Teodorico. Ad accompagnare i partecipanti lungo questo percorso i racconti e gli approfondimenti a cura del giornalista ravennate Iacopo Gardelli.

Iacopo Gardelli

«Racconterò diversi aneddoti poco conosciuti della vita di questi tre importanti personaggi, tenendo a mente il focus principale su cui si basa l’evento e cioè che nessuno di loro fosse ravennate. Galla Placidia è nata a Costantinopoli, Teodorico era un Ostrogoto e Dante, come noto, un esule. Credo che possa essere utile tenere a mente questo fatto – spiega Gardelli – soprattutto in tempi di identitarismo esasperato. Queste tre personalità sono “diventate” ravennati costrette dalle contingenze o per scelta, e oggi è fin troppo facile travestirle da simboli d’identità. Al tempo, semplicemente, non lo erano. Prendi Galla Placidia, un esempio perfetto di ibridazione culturale: nata alla corte a Costantinopoli, quindi bizantina; cresciuta fra le chiese di Roma, quindi romana e cristiana; rapita e in seguito unita ai Visigoti, quindi barbara. Le cose sono sempre più complesse di quello che sembrano».

In tema di multiculturalismo, a Gardelli vengono in mente le parole di un artista albanese, Juliano Dhembi, conosciuto anni fa: «Mi diceva sempre: sono contro l’integrazione. A uno straniero in Italia si aprono due strade: o accettare un’identità diversa dalla sua, o diventare, per un processo paradossale, portavoce della sua comunità. Ma l’identità è una cosa instabile, sempre in fieri. Non esistono culture monolitiche. Se il multiculturalismo viene inteso in modo rigido, come un insieme di bolle culturali che pretendono rispetto e salvaguardia a priori, può diventare pericoloso per una società. Piuttosto, forse, per unire una società sarebbe bene appigliarsi a valori ‘esterni’ alla cultura intima di ogni comunità, e cioè ai nostri principi costituenti. È la nostra Costituzione a rendermi italiano, indipendentemente dal fatto che io sia romagnolo per nascita, cristiano o mussulmano, albanese o nigeriano”.

Iacopo Gardelli è anche tra i fondatori di Studio Doiz, associazione culturale nata a Ravenna nel 2020 che si propone di “unificare” più linguaggi, da quello teatrale, musicale, artistico e fotografico, attraverso progetti e iniziative promosse in provincia. Un esempio è «Istantanee», ciclo di incontri dal vivo nato in collaborazione col CISIM di Lido Adriano, che si tengono una volta al mese e possono essere seguiti anche sul canale YouTube o tramite podcast. Dopo i primi appuntamenti che hanno visto ospiti personaggi come Ugo Cornia e Erica Liverani, il 13 marzo è atteso lo scrittore Pablo Trincia, che dialogherà con i presenti sul suo ultimo libro «Romanzo di un naufragio. Costa Concordia: una storia vera’».

Sempre per la rassegna culturale Territori Comuni, Studio Doiz curerà un altro evento: domenica 20 marzo sarà la volta di «Una pineta lunga sette secoli»: si tratterà di una biciclettata tra le pinete di Ravenna con ritrovo alle ore 14 al parcheggio Despar di via Romea 148. Per chi volesse, è prevista la possibilità di ritrovarsi alle 15,30 a Lido di Dante (ponte Bailey) e da lì si proseguirà a piedi sull’argine (lato Lido Adriano) fino alla spiaggia libera di Lido di Dante.

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