Alessia Roza, presidentessa dell’associazione Dor Românesc di Bologna, in questi giorni è allo stand rumeno di Popoli Pop Cult Festival non solo per proporre i piatti del Paese dove sono nati i suoi genitori ma anche per urlare la bellezza di avere una doppia identità. Qualche anno fa, i ragazzi e le ragazze come lei, venivano chiamati “seconde generazioni”. Ascoltando le parole di Alessia, ci rendiamo oggi conto che quell’etichetta è molto riduttiva, perché la storia e il pensiero di ogni persona nata in Italia da genitori stranieri sono unici. E unica è Alessia quando ci dice: «Da piccola quasi mi vergognavo, sentivo addosso il pregiudizio. Oggi grido al mondo che sì, sono rumena e sono anche italiana».
Quanta bellezza.